Sono una donna quasi di mezz’età, felicemente non sposata ed ora follemente innamorata di un uomo sposato, con il quale ho una relazione.
Il mio dramma sta nel fatto che lui sostiene di non amarmi e, al di fuori dei momenti di intimità in cui è travolgente e passionale, cerca di mostrarsi freddo e distaccato perché sostiene che non vuole illudermi.
Continua a sostenere che non vuole rovinare il suo rapporto con la moglie, altrimenti è pronto a chiudere la storia con me. Io vorrei capire se lui vuole divertirsi con me oppure il suo atteggiamento dipende dal timore che ha di lasciarsi coinvolgere.Mi sembra che non vorrebbe perdermi, ma quando gli chiedo se posso avere speranza di conquistare un piccolo spazio nel suo cuore mi dice che non lo sa, poi mi dice che lui è fatto così, ha un brutto carattere, non vuole che gli si chieda nulla.
Sono confusa e disperata perché lo amo e non posso rinunciare ad avere qualcosa di più da lui e vorrei che qualcuno mi aiutasse a capire se sto sbagliando, devo cercare di dimenticarlo oppure devo seguire il mio cuore che lo ama e basta senza voler capire ragione?
Cara Signora,
mi conceda una considerazione: forse è tempo di rivedere la sua autodefinizione iniziale, quella di una donna felicemente non sposata. Se questo poteva essere vero in passato, oggi non lo è più nel momento in cui ammette di volere da quest’uomo qualcosa di più, fatto questo che rende palesi esigenze diverse da quelle con le quali sino ad oggi si è confrontata. I suoi obbiettivi attuali mi parrebbero, infatti, essere quelli di una donna che vuole fare un progetto e, cosa ancora più importante, condividerlo.
Questo elemento, che peraltro lei sembra non voler ancora vedere, introduce una seconda questione: le relazioni sentimentali possono reggere se esiste una corrispondenza di obiettivi, altrimenti sono fonte di grande sofferenza. Nel suo caso, tuttavia mi sembra chiaro che il suo partner non condivide con lei l’aspetto progettuale della relazione. Questo non significa che voglia semplicemente divertirsi con lei, o che comunque sia assente una componente affettiva, ma semplicemente che il livello di condivisione a cui lui è disposto è ben diverso dal suo.
Naturalmente la posizione più scomoda è la sua, data l’estensione dell’investimento, e mi immagino quanto possa soffrire di questa situazione. Può attendere ancora, ma sembra difficile che lui si smuova, e lei paga pesantemente il tempo di questa attesa, in termini di sofferenza. Stia attenta, non permetta che tutta la sua vita ruoti intorno a un uomo che sfugge.
Ritornando a quanto detto all’inizio, la invito comunque a fare chiarezza su se stessa, utilizzando positivamente questo momento di crisi per rivedere alcuni pregiudizi su se stessa, pregiudizi che rischiano di non farle comprendere in che direzione sta veramente andando.
Scrivi un commento