Caro Dottore,
Ho una relazione da circa otto mesi con un uomo che da subito ha posto delle condizioni all’inizio della storia. “La condizione” è che lui non vuole assolutamente figli. Questo all’inizio non mi ha spaventata, non so perché… probabilmente perché penso ancora oggi che il discorso figli venga dopo… dopo che una relazione si è costruita, come desiderio spontaneo e conseguenza armoniosa di un rapporto solido.. quindi mi sembrava assurdo, e mi sembra tuttora così, prendere in considerazione qualcosa senza che non vi fossero stati prima i presupposti… ma la sua volontà di non avere figli sta diventando un problema poiché tende ad evitare il classico rapporto sessuale nonostante le precauzioni che io ho preso.
A questo punto penso che il suo non voler figli nasconda un problema molto più grande. Anche se la nostra situazione sessuale è comunque gratificante, credo lui non abbia la capacità di stabilire un vero e proprio contatto con me… il suo comportamento mi spinge a non fidarmi totalmente per paura di essere ferita, mi fa sentire insicura come donna e mi fa purtroppo visualizzare un futuro negativo perché penso che questa sua resistenza alla lunga porterà a logorare il nostro rapporto, nonostante il bene che ci vogliamo.
Come posso fare per sbloccare questa situazione?
Risposta
Cara M.,
ho letto il suo messaggio e ho apprezzato molto la chiara e realistica descrizione che fa della sua situazione. I termini del problema sono quelli che lei ha rilevato con tanto acume e sincerità. Condivido anche la sua convinzione che “il discorso figli venga dopo…come conseguenza armoniosa di un rapporto solido” e non avrei saputo dirlo meglio di come lei hai fatto.
Tuttavia, come lei stessa ha osservato, la storia è partita male; con delle “condizioni” tali da limitarne fortemente ogni normale e ragionevole evoluzione. Il fatto di non volere “assolutamente” figli può anche essere secondario, solo se però è condiviso da entrambi i partner.
Io penso sia stata una leggerezza sottovalutare questo fatto nella speranza che tutto si potesse accomodare in un secondo tempo, con il consolidarsi del vostro rapporto (atteggiamento purtroppo molto diffuso).
Otto mesi non sono molti, ma sono stati sufficienti per capire che l’ostacolo figli, nel quale è inciampata la vostra relazione, è solo la punta di un iceberg di proporzioni ancora sconosciute, ma che già incombe con conseguenze sempre più percepibili. Infatti lui tende ad evitare i pur protetti rapporti sessuali con lei, e lei comincia a sentirti sempre più insicura ferita e diffidente, sentimenti tutti che non aiutano certo a creare una buona intesa tra voi. Esperienza clinica e convinzioni personali mi inducono ad affermare che certi problemi è giusto affrontarli, il rischio è sicuramente quello di mettere in discussione il rapporto, il quale se è così vulnerabile da non reggere al primo confronto, forse non merita tutte le attenzioni che lei sembra riservarle. Si faccia coraggio, non esiti a confrontarsi con la realtà, alla distanza questo è un atteggiamento che paga.
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