Caro Dottore

Mi trovo in una fase della mia vita, che non vorrei mai esserci entrata e che purtroppo non riesco ad uscirne.
Cercherò di essere breve……nel giro di poco tempo ho scoperto per caso (anche se avevo già dei dubbi che non ho mai voluto accettare) che mia madre aveva un altro uomo. Sinceramente non mi sono sentita di giudicarla, dato che ero abbastanza grande tanto da comprendere che tra lei e mio padre non c’è mai stato amore e quindi ho accettato il tutto diventando per lei l’unica valvola di sfogo. Non le dico i rimorsi di coscienza che sentivo dentro di me ma senza dir nulla a mia madre ovviamente per non causarle dispiaceri, poiché penso che anche lei abbia diritto ad un pizzico di felicità.
Da qualche mese quest’altro uomo l’ha lasciata (dimenticavo la loro relazione durava da anni) per un’altra e da quel giorno mia madre non è più la stessa, a parte la sua depressione io sono diventata per lei solo una spalla su cui piangere e niente di più, sinceramente non la reggo più questa situazione perché ho come l’impressione che si siano invertiti i nostri ruoli, generalmente è una mamma che dovrebbe leccare le ferite di una figlia e non il contrario, d’altra parte non posso dirgli niente perché la farei stare ancora peggio.
Non avrei mai voluto scoprire quello che ho scoperto e ora non so quale sia una soluzione per uscirne.

Cara S,
nella sua lettera lei parla spesso di rimorsi di coscienza ma, sinceramente, non mi sembra lei abbia alcuna colpa che debba rimorderle la coscienza. Il che non significa che lei non abbia una responsabilità per il rapporto che si è instaurato tra lei e sua madre, con delle modalità che anche lei, con il suo atteggiamento, ha contribuito a creare e che continua a mantenere.

Sono colpito dal fatto che dica “la loro relazione durava da anni”. Sono anni durante i quali c’è stata nella sua famiglia una congiura del silenzio. Nessuno ha mai detto nulla, nessuno sapeva nulla… Dov’era suo padre durante questi anni di infedeltà della moglie? E dov’è adesso? Nella sua lettera lui è il grande assente. Come è stato possibile mantenere una così grande bugia per tanto tempo, tutti complici? E lei adesso dice di aver “scoperto per caso”, anche se aveva dei dubbi. Quindi, anche lei complice di questa grande bugia, almeno da un certo momento in poi.

Lei chiede quale può essere una soluzione per uscire da questa situazione.
Io penso, quella verità che sarà benefica per tutti, a cominciare proprio da sua madre che si crogiola nel suo vittimismo. Ognuno è responsabile delle proprie scelte. Sua madre è responsabile della sua lunga relazione, e anche della sua fine, ed ora ha bisogno di riprendere in mano la sua vita, di uscire dalla sua autocommiserazione. Se lei continua a stare al suo gioco non l’aiuta affatto. A questo punto, lasci perdere i suoi sensi di colpa e lasci che sua madre si confronti con la sua verità.