Il disagio visto nel cervello
Cosa si nasconde dietro la nostra irritabilità, distrazione, stanchezza?
Le scorse settimane abbiamo provato a capire quando dannoso sia per noi essere incapaci di trovare dei momenti di recupero o, ancor meglio, di rigenerazione, ed abbiamo anche compreso che vi sono alcuni semplici esercizi che ci possono aiutare a ripristinare gradualmente tale funzione.
Potrebbe essere utile provare oggi a comprendere cosa avviene a livello neuronale in queste situazioni di impegno senza soste.
La mancanza di momenti naturali di fisiologico recupero conducono l’amigdala a percepire e a rimandare al resto del corpo segnali di continuo allarme che è concausa di quel senso di stanchezza che spesso sperimentiamo.
Questa, centralina dei meccanismi di risposta emotiva e dei meccanismi di adattamento, tende così ad essere eccitata anche se gli stimoli sono ridotti o non giustificanti uno stato di allarme, facendola diventare iperresponsiva, vale a dire a rispondere anche a stimoli che non dovrebbero produrre reazioni di tipo difensivo.
Ecco allora che anche un fatto banale può farci esplodere!
Parallelamente, tale condizione tende a ridurre le funzioni della corteccia prefrontale, con il loro ruolo di modulazione emotiva.
A quel punto diventano inevitabili errori di distrazione, difficoltà di concentrazione, impulsività e aggressività.
Smettiamola quindi di sentirci in colpa per le nostre reazioni ed iniziamo a sentirci responsabili delle stesse, facendoci adeguatamente carico del nostro benessere ed iniziando un vero percorso di rinnovamento personale
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