Caro dottore,
Ho un dubbio circa una situazione che sto vivendo. Si può vivere con una persona solo per non farla soffrire troncando una relazione? Credo che nella vita le situazioni vanno afferrate al volo e non si può lasciar sfuggire un amore perché la felicità del ns. compagno dipende da noi. Non riesco a capire, forse amo odiarlo, visto che è un rapporto in crisi, ma non riesco a decidere. Grazie se vorrà aiutarmi.
Risposta
Cara A.,
sono sorpreso da quanto lei riesca ad essere telegrafica nel raccontare di questioni che, io immagino, la tocchino profondamente, sorpresa questa che mi induce a chiederle se tale atteggiamento caratterizza anche il suo modo di vivere le relazioni; se così fosse la invito ad interrompere per un attimo quello che a me appare come un vorticoso movimento di pensieri, rendendosi conto di cosa in lei sta avvenendo.
In linea con questo momento di sosta, per prima cosa vorrei invitarla a fare un esercizio: prenda carta e penna e riscriva di getto il suo quesito come se dovesse spedirlo oggi e come se fosse la prima volta che lo scrive. Sono passate alcune settimane e si accorgerà di usare parole diverse e forse nella sostanza qualcosa potrebbe essere cambiato, sia pure di poco. Questo per dirle che anche se non sa dove la sta portando questo processo di cambiamento, o – se preferisce- questa crisi, sicuramente ogni giorno c’è una differenza o una novità nel suo stato emotivo o nelle sue relazioni significative. Avere consapevolezza di tutto questo è un fatto importante!!
Passando ad una seconda questione, nella sua lettera lei sembra chiedere se esiste una regola di comportamento: in un caso del genere cosa si deve fare? Chiaro che non c’è una regola. Nessuno al di fuori di lei può sapere che cosa è meglio per la sua vita e se non lo sa ancora significa che ha bisogno di più tempo per scoprirlo.
E’ difficile decidere. Ma consideri che decidere è un momento autonomo rispetto a tutti i dubbi, le incertezze e le valutazioni precedenti. La decisione è una presa di coscienza che emerge spontaneamente a un certo punto, quando è matura. Nasce da un intimo senso di certezza, dopo un periodo di confusione.
Cercando di mettere assieme queste due brevi riflessioni, credo che la strada giusta per lei in questo momento sia quella di prendersi del tempo per stare in contatto con se stessa, unica condizione che le permetterà di comprendere e di comprendersi, arrivando a sentire più profondamente quali sono i suoi reali desideri.
Sempre relativamente a questa sua preoccupazione per il tempo, lei parla di dover “afferrare al volo”, di “lasciar sfuggire”, Mi chiedo e le chiedo: Che amore è quello che sfugge e non concede neppure il tempo di una maturazione?
Un caro augurio.
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