Viviamo in una società sempre più complessa, letteralmente assaliti da richieste che ci impongono di alzare la soglia delle nostre difese, di parare i colpi di ritmi incessanti e di problematicità emergenti, di affannarci nel correre dietro alle scadenze che si accumulano, ecc.
Tutto questo ci impone strategie esistenziali simili a quelle dei nostri progenitori, i quali necessitavano dell’attivazione di risposte fulminee di difesa e di attacco, oppure di risposte infiammatorie derivanti dall’alto rischio di ferite.
Se gli effetti infiammatori della risposta ‘lotta-o-fuga hanno giocato un ruolo filogenetico importante nella preistoria dell’uomo cacciatore-raccoglitore, nella società attuale, imbevuta di stress prevalentemente psicologico e di lunga durata, l’espressione dei geni pro-infiammatori, divenuta persistente, sembra determinare piuttosto problemi medici (preoccupante incremento delle malattie autoimmuni) e psicologici, piuttosto che proteggere dagli attacchi di qualche belva.
Eppure siamo tutti, più o meno consapevolmente, dentro tali meccanismi!
Per far fronte a questa evoluzione epocale, dobbiamo imparare a governarli, ad utilizzare piccoli e grandi accorgimenti che ci aiutino ad adottare strategie più consone e meno autodistruttive, apprendendo tecniche che ci aiutino a superare modalità reattive ed automatiche dannose per la nostra salute.
Le pratiche mente corpo si muovono proprio in questa direzione e, come vedremo meglio la prossima volta, sono di un’utilità scientificamente comprovata.
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